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Comunicazione uomo-cane e osmosi emozionale

incontro formativo su comunicazione uomo-caneGiovedì 9 settembre si è svolta una lezione teorico-pratica in cui sono stati affrontati quattro argomenti principali:

1.Definizione dell'approccio cognitivo-zooantropologico ed importanza della relazione tra cane e proprietario
2.Comunicazione uomo-cane verbale e non verbale, sensibilizzazione alle distanze, comunicazione tra cani
3.Segnali di calma
4.Calibrazione, ricalco e guida; osmosi emozionale

Dopo una breve introduzione sull'approccio cognitivo-zooantropologico è stato dato ampio spazio alla comunicazione uomo-cane. Il cane ci parla con il corpo, attraverso le espressioni del volto, la postura, il modo di respirare, lo stato di tensione muscolare, il tipo di movimento, la traiettoria utilizzata per spostarsi, gesti e segnali, sequenze di comportamento e modo di utilizzare lo spazio attorno a se'. Perciò se vogliamo comunicare efficacemente con il cane dobbiamo essere in grado di riconoscere i segnali che ci manda e di utilizzare il linguaggio corporeo per rivolgerci a lui.

esercizio sulle distanze In particolare bisogna rispettare la distanza che ogni individuo, uomo o cane che sia, intende frapporre fra se' e gli altri; questa distanza non è fissa ma varia in relazione alle situazioni e a chi ci rapportiamo. Per sperimentare direttamente l'utilizzo delle distanze è stata proposta una breve esercitazione di gruppo.

Si è parlato anche di comunicazione verbale, cioè della nostra lingua parlata che i cani non conoscono ma che riescono in parte ad apprendere.

I cani tra loro utilizzano tutti i sensi per comunicare:

la vista, quando da lontano possono osservare postura e traiettorie; l'olfatto, attraverso le marcature; l'udito, per ascoltare abbai, ringhi, uggiolii, ululati; il tatto quando, ormai a contatto, si strofinano uno contro l'altro.

Un ottimo modo per comunicare tra cani è rappresentato dai segnali calmanti, posture e gesti, che vengono utilizzati sia per prevenire scontri sia per allentare lo stress su di se' in situazioni difficili. Anche in questo caso è utile saper riconoscere questi segnali per aiutare il nostro cane ad uscire da una situazione di disagio o per comunicare che non abbiamo intenzione di entrare in conflitto, ad esempio con un cane impaurito o timido.

Per mettere subito in pratica la capacità di osservazione i partecipanti si sono cimentati in alcuni compiti di “calibrazione”.

La lezione si è conclusa con una discussione sul ricalco e l'osmosi emozionale, cioè su come si può entrare in sintonia con il nostro cane adottando la sua stessa postura per sentire le sensazioni che prova in quel momento e per poi trasferire su di lui le nostre emozioni.

Vi è mai capitato di essere particolarmente nervosi e di avere un cane agitatissimo o, viceversa, di essere sereni e passeggiare con un cane insolitamente rilassato?

Grazie per la partecipazione a Elena, Ettore, Gigi, Manuela, Marco D., Marco P., Stefano

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