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Il cucciolo: istruzioni per l'uso

Amorevole cucciolo che ti guardaQuando arriva un cucciolo in casa siamo subito tutti pronti a coccolarlo, farlo giocare, dargli da mangiare e siamo troppo occupati a guardare quanto è carino per preoccuparci di come lo stiamo educando. Troppo spesso ai cuccioli è consentito tutto: fare i bisogni in casa, saltare addosso per fare le feste, salire su letti e divani...ma poi il cucciolo cresce e arrivano i primi problemi.

Non siamo più disposti a far salire sul letto con noi un cane da 40 Kg e ci sorprende la forza che abbia quando ci salta addosso per fare le feste e non ci piace più che faccia pipì in giro per casa.

Quello che di solito facciamo accogliendo un cucciolo è di dargli tante attenzioni e nessuna regola finché non ci accorgiamo di avere qualche comportamento “problematico” da correggere e allora cerchiamo di correre ai ripari, a volte in maniera “artigianale” con rimproveri e punizioni a volte ricorrendo all'aiuto di un esperto. (...)

Dal punto di vista del cane alcuni nostri comportamenti risultano davvero incomprensibili! Arriva nelle nostre case a circa 60 giorni di età, tolto all'affetto e al calore della mamma e dei fratellini e inserito in un nuovo ambiente con persone che non conosce. A questo punto il cane comincia ad osservare il risultato dei suoi comportamenti: biscottini per la pipì sulla traversina, coccole e sorrisi quando va incontro alle persone saltellando; gioia, coccole e calore umano quando salta sul letto o sul divano, e poi, improvvisamente, tutto quello che ha imparato non va più bene e arrivano sgridate e punizioni.

Capita spesso anche che il cucciolo arrivi a casa come regalo di natale e che per tutte le feste sia sempre insieme a tutta la famiglia, poi improvvisamente i bambini tornano a scuola, i genitori al lavoro e il cane si ritrova a casa da solo per molte ore, si annoia o mal gestisce la frustrazione o addirittura l'ansia di essere da solo e allora si tiene occupato e e scarica lo stress rosicchiando i mobili e danneggiando l'arredo.

E noi di nuovo a cercare soluzioni a problemi che noi stessi abbiamo generato...perchè allora non insegnare subito al cucciolo le regole “definitive”?

Qualcuno potrebbe obiettare che un cucciolo è troppo giovane e delicato per essere “addestrato” e questo è vero se ci riferiamo ad un addestramento di tipo “tradizionale” basato su punizioni e coercizioni, ma tutto questo non è adatto nemmeno ad un cane adulto.

Quello che dobbiamo fare quando accogliamo un cucciolo in casa è chiederci di cosa ha bisogno, assicurargli che tutte le sue necessità siano soddisfatte e insegnargli le regole in maniera comprensibile.

Cucciolo coccolatao sul lettoDi cosa ha bisogno un cucciolo?

Oltre al soddisfacimento dei bisogni fisiologi (mangiare, bere, avere un posto dove sporcare, temperatura ambientale idonea, una cuccia in un posto tranquillo,..) la prima necessità per un cucciolo è quella di strutturare un legame di attaccamento secondario con la famiglia di adozione. Tolto alla mamma il cane non ha più un punto di riferimento, non ha più la sua guida che faceva da mediatore per le sue esperienze nel mondo e siamo noi che dobbiamo farci carico di questo ruolo. Il modo in cui lo facciamo produrrà un adulto più o meno equilibrato, sicuro di sé o timoroso, rilassato o ansioso. E' la sua nuova famiglia che deve diventare la sua “base sicura” da cui partire per esplorare e fare esperienze nuove.

Un cucciolo ha anche bisogno di giocare con le persone e con i cani, anche adulti, ed ha assoluto bisogno di conoscere il mondo con serenità. Lo sviluppo cognitivo del cane attraversa periodi “sensibili” in cui è in grado di familiarizzare con oggetti, persone e animali in modo sereno. Oltre i 4-5 mesi di età è più difficile accettare la presenza di cose “sconosciute”, per questo dobbiamo fare in modo che il cucciolo nei primi mesi di vita possa entrare in contatto con quello che sarà il suo ambiente da adulto. E' bene far fare al cucciolo tante esperienze diverse (le scale, l'ascensore, la macchina,..), esporlo al contatto di oggetti particolari (ombrello, passeggino, biciclette,..) e al rumore del traffico, fargli conoscere persone di varie età, etnie, vestiario,..farlo incontrare con i bambini, farlo socializzare con cani di tutte le taglie, di varie razze, maschi e femmine...

Più cose il nostro cucciolo incontrerà con serenità nei primi mesi di vita più sarà un adulto sicuro di se' e in grado di comportarsi in maniera appropriata in tutte le situazioni.

E' difficile per il proprietario di un cucciolo procurare tante occasioni di socializzazione e soprattutto riuscire a definire e far rispettare le regole con autorevolezza ma senza imposizioni e punizioni. E soprattutto e' difficile essere coerenti e guardare da una buona prospettiva le scelte che si fanno e i comportamenti che si rinforzano. Ad alcune famiglie tutto va per il verso giusto, per l'indole del cane, per il tipo di nucleo familiare e per l'ambiente idoneo. Altre famiglie si trovano invece in un situazione più difficile e hanno bisogno di farsi guidare da un educatore cinofilo che sappia suggerire comportamenti adeguati e che aiuti a risolvere le difficoltà quotidiane.

La soluzione migliore è partecipare a una “puppy class”, cioè a un percorso di gruppo in cui, oltre a dedicarsi all'educazione di base, si possano offrire al cucciolo occasioni di socializzazione, anche in presenza di un cane adulto, di effettuare giochi individuali, di gruppo, di esplorazione guidata dal mondo, di stimolazione cognitiva, insomma di fare delle belle esperienze in questo “nuovo mondo”.

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